Le storiche cantine Coppo sono state dichiarate dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità: un riconoscimento prestigioso, che riempie l’azienda di orgoglio e che fa delle Cattedrali Sotterranee un tempio dedicato al vino, alla sua storia e al duro lavoro dell’uomo.
Edificate con ogni probabilità a partire dal XVIII secolo come piccole cantine di conservazione, rimaneggiate e ingrandite nel corso del 1800 e del 1900 fino alle ristrutturazioni e alle sistemazioni moderne, le storiche cantine Coppo si sviluppano sotto la collina di Canelli per un’estensione di oltre 5 mila metri quadrati e una profondità che, nel suo punto più basso, raggiunge i 40 metri.
La storia dell’azienda Coppo si intreccia in modo inestricabile a quella del vino piemontese, in particolare allo sviluppo di Canelli, patria e capitale dello spumante italiano, ancora oggi uno dei più importanti poli vitivinicoli italiani.
Una storia di tradizione e coraggiosa visione del futuro, di sacrificio e innovazione. Un racconto che dimostra l’amore incondizionato dei Coppo per i luoghi d’origine, i vitigni da sempre coltivati in Piemonte e la lunga tradizione familiare.
Le origini dell’azienda risalgono al 1892 e per oltre 120 anni seguono le vicende della famiglia, oggi ancora unica proprietaria. La capacità, sin dalle sue origini, di condurre le vigne di proprietà e di vinificare e di imbottigliare l’uva prodotta sotto il proprio marchio fanno della cantina Coppo una delle più antiche realtà vitivinicole d’Italia.
La produzione dell’azienda si incentra oggi per la maggior parte sulla Barbera, gli spumanti Metodo Classico, lo Chardonnay e il Moscato d’Asti, che si può fregiare della dicitura «Canelli», sottozona di recente creazione che sottolinea l’eccellenza dei Moscati prodotti in questa area…
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